Il bollettino

PARROCCHIA di LOZZO di CADORE (BL) – Numero unico: ESTATE 2024

BUONA ESTATE E SERENE VACANZE

Sembra sia esplosa l’estate dopo due mesi un po’ tormentati, è arrivato il caldo, benedetto da qualcuno, maledetto da altri che non sanno come difendersene. E tanti scappano dalle città e dalla pianura dove non riescono a resistere e salgono in montagna. Le nostre strade, non è un segreto, sono quelle che sono, con tanti lavori in corso e tanti semafori e relative lunghe code specialmente nel pomeriggio delle domeniche e nell’orario dei pendolari. La peggiore tragedia? Quando nel cosiddetto week end (adesso non si nominano più il sabato e la domenica) piove e in inverno nevica e tira vento forte e gli impianti restano chiusi. Ma come? Avevamo programmato tutto per la nostra vacanza in montagna e adesso dobbiamo aspettare il prossimo fine settimana, toccando ferro.

La morale della favola? Ammettiamo che non siamo più abituati a convivere con la natura, con il sole, la pioggia e il vento. Eravamo convinti di poterla dominare con la tecnica. Dipendiamo dai collegamenti elettrici e telefonici. E se per una tempesta Vaia o per una grande nevicata, vendono a mancare come qualche anno fa, rimaniamo senza luce, energia, riscaldamento, collegamenti.  E non bastano i gruppi elettrogeni di emergenza. Tutto ormai funziona in collegamento a internet, per cui se questo va in tilt per un errore o per un attacco di pirati informatici, tutto si blocca, peggio che per uno sciopero generale. Cosa fare?  Dobbiamo adeguarci, prepararci a fenomeni che saranno sempre più frequenti. Soprattutto imparare.

Giorni fa una persona mi ha mandato un video della cassetta della posta diventata un nido di uccellini dalla covata al trasloco per altre destinazioni. Mi ha risvegliato il ricordo di un episodio simile che ho osservato tanti anni fa. Agli Esercizi spirituali a San Vittore (Feltre) mentre passeggiavo nel chiostro, avevo notato un uccellino che si posava tra due pietre del Santuario, probabilmente vi aveva fatto il nido, sembrava che portasse da mangiare a qualcuno, difatti dopo qualche giorno spuntavano alcune testoline con il becco. Alla fine della settimana i piccoli avevano imparato a volare svolazzando da una parte all’altra del chiostro.
Mi sembra un po’ l’immagine di quello che avviene nelle famiglie e anche nelle nostre comunità: ad un certo punto, dopo tanti anni di attenzioni, di cure e di raccomandazioni, i piccoli crescono quasi senza che ce n’accorgiamo. Qualche volta li trattiamo ancora da piccoli e ci dimentichiamo che lo scopo di quello che abbiamo loro donato è che imparino a volare o a camminare da soli, rischiando anche di cadere. L’importante è rispettare i tempi: l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza, senza bruciare le tappe. Una volta, lo dicono i nostri vecchi, era inevitabile passare dall’infanzia all’età adulta a causa del dover lavorare.  Ora è un capriccio, non dev’essere così, che i nostri ragazzi vivano ogni momento senza aver fretta di diventare grandi con gli atteggiamenti deteriori dei cosiddetti ‘grandi’. Oggi poi c’è l’equivoco di sapere tutto su tutto. Una volta c’erano le enciclopedie adesso c’è google. E si pensa di essere sapienti! La sapienza è un’altra cosa, è autocoscienza, è fatica, è conoscenza e dominio di sé. Impariamo dalla natura!

A tutti/e voi, Paesani e Ospiti, l’augurio di un Buon Riposo o di un Buon Lavoro in questa Estate 2024

il parroco, don Osvaldo